Papa Giovanni Paolo II La Giovinezza.

Papa Giovanni Paolo II

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PAPI E BEATI - PAPA GIOVANNI PAOLO II - LA GIOVINEZZA

LA FAMIGLIA DEL PAPA

Il padre del ragazzo, un uomo profondamente religioso, amante della disciplina e dell'ordine, gentile, anche se non molto socievole, era militare di professione. All'inizio della carriera aveva prestato servizio nell'armata austriaca; in seguito era passato nelle legioni, e quando la Polonia riacquistò l'indipendenza (1918), aveva lavorato come impiegato nel Comando Regionale della Riserva a Wadowice, appartenendo, come ufficiale, al 12° reggimento di fanteria. Figlio di Maciej e Anna de domo Przeczka, avrebbe dovuto continuare il mestiere del padre che faceva il sarto; chiamato però per il servizio militare, rimase nell'esercito in qualità di sottufficiale prima, e di ufficiale poi. Ricevette una istruzione secondaria; presso la scuola cosiddetta «popolare» fece tre classi di ginnasio, che nel sistema scolastico polacco contemporaneo equivalgono alla scuola elementare. Sempre però si distingueva per la diligenza e la coscienziosità esemplare, per la quale era stimato dai superiori. Rimase nell'esercito fino al 1928 (ormai era un esercito polacco!), quando, come riporta l'«Annuario degli Ufficiali del Ministero della Difesa», fu collocato a riposo. Suo padre, il nonno del Papa, era originario del paese di Czaniec, che dista venti chilometri da Wadowice ed è vicino a Kety, un'altra città dove, qualche secolo prima, nasceva l'orgoglio dell'Accademia Cracoviense, il teologo Jan Kanty, proclamato poi santo. Quando il giovane prete Wojtyla si recò a Czaniec, in una sua omelia parlò con orgoglio del nonno, ricordando come egli guidasse i pellegrinaggi a Kalwaria Zebrzydowska (e ne ha parlato ancora, quando, già papa, è tornato a quel santuario) e come, probabilmente, cantasse con la sua voce bella al pari di tutti gli altri Wojtyla, semplici contadini, famosi come cantori della chiesa.

Karol Wojtyla a pochi mesi in braccio alla mamma

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VITA MODESTA E PIA

Il ramo di Wadowice dei Wojtyla conduceva una vita modesta e pia nel suo ambiente militare e impiegatizio. Mentre il figlio maggiore Edmondo frequentava il ginnasio locale, per iscriversi poi alla facoltà di medicina di Cracovia, il piccolo Karol, più giovane del fratello di 14 anni, frequentava l'asilo presso le suore Nazaretane e poi la scuola elementare. Si racconta che la madre soleva dire di Karol che sarebbe diventato un grande uomo. Ma sarà poi vero? Comunque di lei sappiamo molto poco. A dar retta alle fotografie sembra che il Papa, nei tratti del viso, assomigli più alla madre che al padre. Senza dubbio era lei, la madre, a creare l'atmosfera della casa di via Koscielna; un'atmosfera normale, non priva di preoccupazioni, ma piena di calore, serenità e quiete familiare. Non era facile tirare avanti, e la signora Emilia spesso si metteva alla macchina da cucire per dare una mano al marito. Nei momenti liberi amava andare a Cracovia per far visita alle tre sorelle, e naturalmente per incontrare il figliolo Edmondo, studente in medicina. La gente si ricorda che in questi viaggi portava con sé il piccolo Karol. Ma questa atmosfera idillica durò poco: la madre, da sempre cagionevole di salute, a soli quarantacinque anni morì, piombando tutti nella più profonda costernazione. Il signor Wojtyla si recò con i figli al santuario di Kalwaria per pregare secondo l'intenzione della defunta, e in questo luogo tornerà sempre Wojtyla ogni qual volta la vita lo metterà di fronte a grandi gioie e dolori. Per questo quel luogo è tanto caro al Papa.

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18 Giu. 2025 4:02:45 pm

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